Memorie di una bevitrice di Estahè

Memorie di una bevitrice di Estahè

martedì 22 maggio 2012

Un rapimento mistico e sensuale mi imprigiona a thè

Se avessi potuto scegliere, io avrei voluto una voce fuoricampo
Ehi tu, Dio!”, gli avrei detto “Non darmi tutte queste tette, dammi una voce fuoricampo”


Nel mio immaginario, Marco Polo è un uomo di mezza età, con la barbona incolta ed i capelli bianchi, con una specie di mutanda in testa a mo' di copricapo ed un mantello rosso fiammante. E' un grande esploratore, Marco Polo e vuole essere seduto sempre a destra, nell'estremo oriente delle conversazioni.
Nella realtà, Marco Polo è una giovane economista romantica, con un caschetto vinaccio e senza alcuna barba, non porta cappelli o mantelli, ma sono quasi certa che indossi le mutande. E' una grande esploratrice, Marco Polo e vuole essere seduta sempre a destra, nell'estremo nord-est delle conversazioni.

Voglio vederti danzare come i derviches tourneurs che girano sulle spine dorsali o al suono di cavigliere del Kathakali e poi ho fame...”
Piacere, Marco Polo, io sono Iris Versicolor”
Ti invito al viaggio in quel paese che ti somiglia tanto. I soli languidi dei suoi cieli annebbiati hanno per il mio spirito l'incanto e continuo ad avere fame...”
Marco Polo che mi sembri Battiato più che Marco Polo, andiamo in un ristorante. Qui vicino c'è un ristorante cinese...”
Ti muovi sulla destra poi sulla sinistra resti immobile sul centro provi a fare un giro su te stesso, un giro su te stesso e poi te ne vai pure un po' a fanculo, Iris Versicolor...”
Mah, Marco, cosa ti prende?”
Mi prende che mi piace citare in continuazione Battiato e mi prende che mi sono rotto di questa storia della Cina, dei ristoranti cinesi e dell'economia mondiale. Non è mica colpa mia se si sono spalancate le porte dell'Oriente. E poi mi prende che c'ho fame e non voglio sempre magna gati...
A parte che sei di Vicenza e si sa che...”
Sai che non mi stai tanto simpatica, Iris Versicolor.”
Forse questa cosa di vedersi tra i tisanisti non funziona.”
No, forse no. Non mi pare che abbiamo trovato punti comuni sui quali lavorare. Ero alfine giunta alla tua porta con le migliori intenzioni e con il libro del secolo stampato in mente, mi servivano solo delle forti braccia che lo digitassero...”
Beh, io ho delle forti braccia!”
E allora bando alla ciance, mangiamo qualcosa e mettiamoci al lavoro... Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza. Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
Si, però basta con Battiato.”
Se non ti piace Battiato, non possiamo avere alcun rapporto.”
Battiato mi piace, ma non sopporto chi fa continue citazioni...”
Ti offro due involtini primavera e ci scordiamo di tutto? Però, solo se questo ristorante è vicino che non mi va di camminare...”
La Cina è sempre vicina, Marco. Ma prima devi dirmi se è vera questa storia dell'estathè.”
La linea orizzontale ci spinge verso la materia, quella verticale verso lo spirito. Inneres Auge.

E' stato così che ho passato la mia serata con Marco Polo, cari amici tisanisti, per il mio bene e per il vostro e sono finita con la sua biografia tra le mani.
Non avrei mai pensato di scrivere una biografia, né di rubare il lavoro al pisano Rustichello, ma adesso ho un libro tra le mani: parla di una ragazza cresciuta in un vivaio, come una piantina in cattività, che non sa molto del mondo e che decide di mettersi in marcia per raggiungere, passo a passo, la saggezza, come il Palomar di Calvino.
Ad un certo punto, dopo un approfondito studio dell'economia mondiale applicato alle foglie di tutte le piante che non conosce, Marco Polo decide di esportare l'estathè in Cina e diventa milionaria. Questo successo le dà l'idea di dettare la sua biografia ad una bevitrice di Estathè e di chiamarla “Il Milione”.
Come il Palomar di Calvino, anche Marco Polo non ha ancora raggiunto la saggezza ma sarebbe stata decisamente più felice se Battiato avesse deciso di scrivere una canzone sulla sua storia. Poiché questo non è avvenuto, il suo desiderio da groupie non è stato esaudito e lei ha iniziato a bere tantissimo.
Mi ha finito l'estathè, fuori piove ed io non ho voglia di andare a comprarlo.
Adesso chiamo Battiato e gli chiedo se può andarci lui...


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