Memorie di una bevitrice di Estahè

Memorie di una bevitrice di Estahè

domenica 1 marzo 2015

Thès(t)la

Se avessi potuto scegliere, io avrei voluto una voce fuoricampo
Ehi tu, Dio!”, gli avrei detto “Non darmi tutte queste tette, dammi una voce fuoricampo”

Cosa faresti se, dopo aver citofonato a casa di amici, aver salito due piani di scale a piedi («Eddai! Sono solo due piani!», ti dice la parte di Pezzetta che c'è in te; «Sì, ma c'è l'ascensore!», ti risponde la parte di Oris che si ricava sempre uno spazio), cosa faresti se, arrivato davanti alla porta, qualcuno ti dicesse: «Prima di entrare, consegnami l'iPhone che ti devo chiedere una cosa: tu sai chi è Tesla?»?
Probabilmente, volteresti le spalle, rifaresti i due piani con l'ascensore e torneresti da dove sei venuto. Beh, amico, perché tu lo sappia: è tutta colpa di Pezzetta e Oris l'invenzione di questo Tesla Test e, poiché sia Pezzetta che Oris fanno parte di te, è anche colpa tua.
Io ti posso solo raccontare che cosa ho fatto io.

«A chi lo stai raccontando, Iris?»
«A te, che sei quello a cui si raccontano sempre le storie: il sultano Shahriyar...»
«Seee! Da mo che dorme quello! Siamo solo io e te che soffriamo d'insonnia, Iris: io è da mille e una notte che non dormo...»
«Ah, sei tu, Shahrazad! Meno male, tu sei meravigliosa: io ti adoro! Non so come avrei reagito se mi fosse capitato Shahzaman, tuo cognato, quell'impiccione che se lo metti vicino allo stereo, indovina cantante, canzone, marito, amante, codice fiscale e 7e40...»

Comunque, erano diverse notti che non dormivo, quindi ho deciso di ritirarmi presto e mettermi a leggere, nella speranza che, prolungando la notte, prolungassi le possibilità di riuscita del sonno. E così le undici -musica dall'altra stanza; mezzanotte -«Mi fumo un'ultima sigaretta e vado a letto!»; l'una -«Allora chiudo a chiave la porta»; le due -silenzio. Io continuavo a non dormire, ma la casa mi sembrava tacere, quindi allo squillo del mio telefono mi sono spaventata tantissimo. Ho pensato a un numero consistente di catastrofi, prima di veder comparire il nome di Oris e sentire:
«Tu sai chi è Tesla?»
«...»
«Iris?»
«...»
«Mi sa che ha riattaccato», ha detto Oris a Pezzetta.
«Sono qui, cretina», le ho risposto, comparendole davanti: «Cioè, tu mi telefoni alle due di notte, mentre siamo all'interno della stessa casa, per chiedermi se so chi è Nikola Tesla? Sei impazzita?»
«No! Sai che si chiama Nikola! Allora lo conosci!»

«Ti spiego, Shahrazade...»
Pezzetta, in questo periodo, è elettromagnetismo addicted quindi lo si trova spesso a disquisire di corrente, circuiti magnetici, trasformatori, ecc (ha notevolmente spaventato un mio amico che, mentre aspettava che mi mettessi il cappotto per uscire di casa con lui, si è ritrovato con Pezzetta in tralice che gli diceva: «Vedi J, Iris sta sfruttando la spinta del tuo campo elettromagnetico per uscire...»); è successo che, l'altra notte, mentre Oris cercava di attirare la sua attenzione, lui le abbia detto: «Smetto di leggere solo se rispondi a questa domanda: tu sai chi è Tesla?» (stava leggendo la sentenza della Corte Suprema USA che riconosce la vera paternità della radio a Tesla, invece che a Guglielmo Marconi).
Oris non sapeva chi fosse costui e il Pezzetta furioso si è accanito contro di lei in un'arringa difensiva della memoria dell'inventore della corrente alternata, del tubo catodico, dei motori elettrici, delle lampade al neon -per dire solo alcune invenzioni, senza contare che ha buttato le basi per la robotica, i raggi x, il wireless e che ha tentato di creare un sistema mondiale di energia libera che lo ha reso inviso al mondo dei finanziatori e che ha fatto sì che si cercasse di farlo passare per un pazzo e di sminuire la sua importanza di scienziato.
«Il fatto che tu non lo conosca è inaccettabile», pare abbia affermato con forza Pezzetta, prima che Oris mi telefonasse.
«E comunque, il Tesla è anche l'unità di misura dell'induzione magnetica», ho detto io, scalza, insonne e incazzata, scavando nelle mie reminiscenze ingegneristiche.
«È proprio inutile che fate i bulli solo perché questa è una vostra materia di studio. Allora io adesso mi metto a parlare di John Rawls e vediamo se lo conoscete...»

«Iris, scusami...»
«Dimmi, Shahrazade»
«Questa storia ha un colpo di scena? Un finale al cardiopalma? Una costruzione narrativa che faccia sì che mio marito rimandi la nostra morte a domani, ancora una volta?»
«Beh, poi Oris e Pezzetta hanno iniziato a fare il Tesla Test ai nostri amici e un buon cinquanta percento non sapeva chi fosse uno degli uomini che ha contribuito all'inizio della seconda rivoluzione industriale...»
«Mmh...»
«Poi c'è questa cosa che Tesla era un soggetto molto particolare: un igienista asessuato che pretendeva diciotto tovaglioli impilati di fianco al suo piatto, quando mangiava, e che soggiornava in albergo solo se il numero della sua camera era divisibile per tre...»
«Altro?»
«Non so: un'altra cosa è che il mio nome è comparso nei ringraziamenti di un libro scritto da un tipo con il quale non parlo da un anno...»
«E questo che c'entra?»
«No, è che volevo chiederti: secondo te mi ha ringraziato per il fatto che non gli parlo più da un anno?»
«Mmh. Questo è un affare in cui ci può aiutare Shahzaman o Shazam, come lo chiami tu. Se lo avviciniamo a questa storia potrà dirci tutto quello che non sappiamo»

Shazam non ha citofonato, non sappiamo se ha fatto le scale o se ha preso l'ascensore; io, Oris, Pezzetta e Shahrazad sappiamo solo che ce lo siamo ritrovati sull'uscio che trascinava una bobina di Tesla su un carrettino rosso, come Jack White in Coffee and Cigarettes.
«Direi che è inutile chiederti se sai chi è Tesla...»
«Sono un coiler, sono qui per darvi tutte le risposte, ma prima dovete indossare questi...»
Ci ha passato quattro paia di fantastici occhiali steampunk da scienziati pazzi (Pezzetta era esaltatissimo) e poi ci ha detto: «Dovete immaginare la Terra come un conduttore di risonanza acustica» e ha messo in funzione la bobina.

«Shahrazad, ma questo che c'entra con il tizio che mi ha messo nei ringraziamenti del suo libro?»
«Non lo so, ma di certo è un gran finale!»

Pare che Shazam non sia più lo stesso da quando Seven Nation Army è diventata Pó popoppó popó pó, ma almeno sa chi è Tesla e Pezzetta ha trovato un nuovo amico.