Memorie di una bevitrice di Estahè

Memorie di una bevitrice di Estahè

giovedì 5 giugno 2014

Extreme makeover nottathè edition

Se avessi potuto scegliere, io avrei voluto una voce fuoricampo
Ehi tu, Dio!”, gli avrei detto “Non darmi tutte queste tette, dammi una voce fuoricampo”

Ho una forte esperienza personale nei disturbi del sonno. Risale a due anni fa la confortante scoperta che «No, non è schizofrenia, sono solo allucinazioni ipnagogiche». Ne ho perfino testimonianza in questo blog di quella confortante scoperta, in questo blog che ormai è testimone di tutto: il post si chiamava Onironauticamenthè e la voce fuoricampo era di Christopher Nolan.
Da almeno dieci anni soffro di: allucinazioni ipnagogiche, paralisi nel sonno ipnopompico, sogni lucidi con falsi risvegli a matriosca e, ovviamente, insonnia.
Un mio amico scrittore con un grande dono della sintesi direbbe: «Babam», anzi «Bababam», con l'aumento della sillabazione di sorpresa.

In momenti di grande nervosismo o di grande sbalordimento, penso sempre che magari sto sognando.
«Iris, ti devo dire una cosa, è meglio se ti siedi»
Quando Oris ha fatto outing, per esempio, io ho pensato di stare in un sogno lucido.
«Ti devo confessare una cosa che potrebbe cambiare per sempre il nostro rapporto»
«Spero non abbia a che fare con l'Estathè»
«No, però siediti»
Dopo vent'anni di rifiuti, di capricci, di «Mi fa schifo, mi fa schifo!» o «Ora vomito!»: Oris finalmente ha ceduto.
«Ho scoperto che mi piacciono le uova»
Bababam. Sogno o son desta?
«Pezzetta lo sa?»
«Non ancora»
Padelle lavate con l'acquaragia, finestre spalancate durante un diluvio universale perché la casa sennò puzza di frittata, invenzioni culinarie di ogni tipo per non lasciare Oris senza cena e poi?
Abbiamo dovuto spaccare un uovo e farlo respirare a Pezzetta, quando ha saputo la notizia.

Siccome conosco le regole per distinguere la realtà da un sogno lucido, di solito riesco a cavarmela anche nelle peggiori situazioni. Per questo, gli ultimi accadimenti notturni mi hanno sconvolto: pensavo di averle passate tutte e invece la vita riesce sempre a sorprendermi.
«Yo yo», direbbe il mio amico scrittore con il dono della sintesi.
Sono circa dieci giorni che ho un ipercinetismo notturno che mi fa sembrare una trota appena pescata, quindi mi sveglio ogni due ore a causa dei miei stessi movimenti. La mattina, la sensazione non è quella di aver dormito, ma quella di essere stata in palestra: per la prima volta, in (quasi) trent'anni, mi sono perfino venute le occhiaie (grazie alla mia forte pelle da contadina, non le avevo mai avute). Ho fatto finta di niente, per tutti questi giorni, fino a ieri notte quando, durante un sonno in posizione prona, mi sono svegliata perché ho dato un cazzotto sulla parete dietro la testiera del letto.
«Danza come una farfalla e pungi come un'ape», mi ha detto la voce di Muhammad Ali.
Io ero assonnata, sconvolta e mi faceva pure male la mano, quindi ho risposto: «Almeno l'ho ammazzata quella zanzara gigante che si nutre di me da talmente tanto tempo che dovrei mettermela a carico sulla dichiarazione dei redditi?»
«Le mani non possono colpire quello che gli occhi non possono vedere», mi ha detto Muhammad che, a quanto pare, di notte, parla solo attraverso i suoi slogan personali.
Mi sono alzata, erano le cinque di mattina, mi sono versata un bicchiere di Estathè e ho acceso il computer per capire cosa avesse da dirmi al riguardo Yahoo! Answers, la bibbia dell'autodiagnosi di fantasia.
«Ipereccitabilità neuronale», ha detto Muhammad Ali alla zanzara, leggendolo dallo schermo, ma bofonchiando alle mie spalle.
«Senti Muhammad, ci mancavi solo tu»

«Ammazza che bella cera», mi ha detto Oris stamattina. «Lo vuoi un ovetto sbattuto?»
«Sai cosa voglio? Voglio che Ty Pennington faccia un programma in cui risistema i ritmi di sonno e veglia, invece delle case in rovina. Voglio smettere di leggere l'oroscopo di Brezsny. Voglio che mamma ammetta di avermi regalato lei il quaderno con la Passera scopaiola per cui sono stata presa in giro per tutto il primo anno di liceo e che non dica: "Si chiama Prunella Modularis" per discolparsi. Voglio un referendum abrogativo sui cambi di stagione e sull'esofagite da reflusso e voglio pure che alla mia amica zanzara sia concesso il diritto di voto. Voglio un cavallo, una serbatoio di Estathè e un amico scrittore che non dica "Mmm" come costante commento a tutti gli accadimenti della mia vita»
«Sei sicura che non vuoi un ovetto?»
«Oris, di notte sto facendo un corso di pugilato. Hai davvero intenzione di continuare a farmi questa domanda?»

Because the night belongs to boxers. 

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