Se
avessi potuto scegliere, io avrei voluto una voce fuoricampo
“Ehi
tu, Dio!”, gli avrei detto “Non darmi tutte queste tette, dammi
una voce fuoricampo”
Ci
sono dei momenti, nella vita di Oris, in cui è circospetta, quasi
furtiva. Di solito si avverano mentre sparecchiamo la tavola, mentre
laviamo i piatti o mentre puliamo la casa; si avverano quando cerca
di ristabilire quel suo personale ordinamento dell'universo nel quale
lei divide
et impera. Esistono
diverse formule attraverso le quali ciò accade:
- la sparizione (Oris c'è, Oris non c'è più, oppure il famoso: «Adesso torno! Mi sta squillando il telefono!»);
- il caos (Oris ti fa tanti piccoli giri intorno, in modo che tu ti distragga, pensando che anche lei sta partecipando alle attività, solo più tardi scoprirai amaramente di aver fatto tutto da solo, che l'unico apporto di Oris è stato sommergerti con un'ondata di parole e anidride carbonica -per questo e per altri motivi viene chiamata Tsutsunami);
- la frivolezza (nelle varianti: Oris DJ, Oris «Vi faccio vedere come mi stanno i vestiti che mi sono comprata?» e Oris GiocoDelle3Carte «Dai! Carta vince, carta perde!» -succede sempre che Oris vince e la squadra Iris&Pezzetta perde).
È
stato in maniera circospetta e furtiva che, qualche giorno fa, si è
presentata in camera mia con in mano il suo iPad e mi ha chiesto: «Si
chiamava The
Sims
quel gioco dal quale eri ossessionata quando eri piccola?»
«Si
chiamava Estathè quel gioco dal quale ero ossessionata quando ero
piccola»
«Madonna,
Iris! Dici sempre le stesse cose! Te ne rendi conto? La tua vita ha
bisogno di più avventura. Sai che faccio? Darò il tuo nome al mio
primo Sim»
La
semplice realtà non basta più a nessuno e questa è una verità
noiosa e sufficientemente ovvia. Il fatto che mia sorella abbia
deciso di mettersi a combattere con un simulatore di vita che andava
di moda più di dieci anni fa (The Sims, appunto) rende gustosamente
vintage questa verità. Il fatto, poi, che guadagni dei soldi che si
chiamano simoleon
coltivando
angurie e che costruisca case con le pareti a pois rende dannatamente
divertente questa verità. Il fatto, infine, che gestisca un'intera
città in cui abitiamo noi e i nostri amici, sotto forma di avatar,
rende assolutamente geniale questa verità.
Quando
ci giocavo io a The Sims, non ci giocavo veramente: un mio amichetto
nerd mi aveva insegnato un trucco, un codice che mi permetteva di
avere una quantità infinita di soldi. Ero una specie di ereditiera
priva di scrupoli, sfornita del senso del denaro, quindi passavo il
mio tempo a costruire supercase di tre piani, con centri benessere,
piscine, comfort sciocchi e personaggi senza obiettivi che finivano
per morire in incendi scoppiati durante la preparazione di una torta
(se non gli fai studiare un manuale prima di metterli ai fornelli,
succede) o per affogare in piscine extralusso in cui mi ero
dimenticata di costruire le scalette di uscita. La cosa più folle
era che, alla morte di un Sim, compariva una lapide, nel posto stesso
in cui era morto, e tutti gli altri si raccoglievano lì intorno a
piangere. E piangevano, piangevano. Allora io azzeravo la partita e
ricominciavo da capo.
Oris,
invece, non conosce trucchi (non che non ci abbia provato, eh,
quell'ambiziosa imperatrice del mondo!), quindi è costretta a
sgobbare.
Quello
che segue è il report delle conversazioni assurde che sono avvenute
tra Oris, il suo iPad, me e Pezzetta, anche se chiamarle
conversazioni è sbagliato, visto che, più che altro, sono
stati dei folli monologhi che ci hanno inseguito in tutte le stanze.
Mansione
sociale: Non credi che il tuo Sim si senta solo? Crea dei vicini di
casa per lui!
«Allora,
Iris, eccoti qua: ti piaci? Sono stata costretta a farti tutte queste
tette, ma in compenso c'è anche una voce fuoricampo! Non sei
contenta? Adesso, siccome non potevi vivere da sola nella città, ti
ho creato tre vicini: Oris Tsutsunami, Pezzi Pezzi (risata bionda) e
Fabio Fazio. Vedi? Ti spiego: Fabio Fazio è il tuo possibile
fidanzato, infatti sta nella casa accanto alla tua; ama pescare e
lavora insieme a tutti noi in un centro scientifico. Per ora siamo al
livello Cavie
da laboratorio,
ma è solo uno stage, possiamo crescere in questa azienda. Gli altri
due siamo, inutile dirlo (seconda risata bionda), io e Pezzetta. Tra
l'altro, fammi aprire una parentesi, trovo molto scortese che
Pezzetta si sia tagliato la barba proprio questa settimana, visto che
il suo Sim, invece, ce l'ha lunga... E dire che io mi sentivo in
colpa perché, avendo finito i soldi, invece di una casa normale ho
dovuto costruirgli un santuario
che
si chiama così ma, nella pratica, è un monolocale con il bagno
esterno...»
Missione
matrimonio: Non credi che sia arrivato il momento dell'amore? Fai che
due dei tuoi Sim creino una relazione stabile che sfoci in un
matrimonio.
«Lo
so che avevo detto che ti avrei fatto fidanzare con Fabio Fazio, ma,
a parte che questo esce a pesca e sta fuori anche per 24 ore di
seguito... Sì, sì, certo che ce lo mando io, che c'entra? Devono
guadagnare questi Sim sennò chi la manda avanti 'sta baracca?
Comunque, a parte la pesca, ho notato che tra Oris e Pezzi Pezzi
c'era qualcosa, un certo feeling, e quindi ho puntato su loro due.
Vedi? Ponderano, si fanno gesti romantici, gentilezze, si baciano.
Ecco! Ecco! Ce l'ho fatta! Si sposano!»
Nel
frattempo, la città è cresciuta, ci sono anche Core, il nostro
amico Roscio, Giaris, il cane di Core e molti altri, quindi, avendo
io avuto la fortuna di avere Oris sul bracciolo della mia poltrona
mentre accadeva il completamento del livello
Nozze (una
vicinanza imposta, chiaramente), ho assistito alla follia della
festa, con tutti questi Sim che ballavano a casa di Oris e Pezzi
Pezzi. In ogni caso, grazie a questo matrimonio di convenienza, Pezzi
ha lasciato il suo santuario
e si è trasferito nella casa rosa shocking di Oris, prendendo il suo
cognome.
«Quindi,
mo' sono Pezzi Tsutsunami?» è stato l'unico commento di Pezzetta.
Missione
due Sim e mezzo: Non credi sia ora di far crescere la famiglia? I
tuoi Sim sembrano pronti a comprare una culla...
È
qui che l'ho vista vacillare. All'idea di avere un bambino, anche se
virtuale, ho visto l'amore di Oris per The Sims vacillare fortemente;
ha riflettuto, discusso con Pezzetta, fatto guardare ai loro avatar
dei documentari sui bambini. Poi si è fatta forza e ha spinto il
pulsante Fiki
Fiki
(lo giuro, c'è un pulsante Fiki
Fiki).
Driiin,
driiin.
«Mamma,
senti, ti volevo dire che diventerai nonna. Ti sto facendo trasferire
in una casetta che si chiama santuario.
Hai il bagno esterno, ma non ti preoccupare, cercheremo di fare dei
lavori. Ora sia io che Iris siamo passate al livello Assistenti
di laboratorio;
Pezzi è ancora Cavia,
ma nutriamo buone speranze. Volevo chiederti: ti va bene se ti metto
la carta da parati broccata?»
«Pensavo
di essermi liberata di quel gioco tanti anni fa, comprandomi Iris con
due casse di Estathè...», è stato l'unico commento di mia madre.
E
invece no, mamma, pare proprio di no.
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